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Il fascino di Genova, metropoli del Mediterraneo, si è svelato nel corso dei secoli piú che agli italiani, ai viaggiatori stranieri, colpiti dalla bellezza del paesaggio, del golfo e dei suoi palazzi. Ancora oggi vi è un ingiustificato silenzio, fuori dai confini genovesi, intorno alla presenza di Nietzsche a Genova; di Paul Valéry, che qui visse per alcuni periodi; di André Frénaud, che trovò ispirazione per il suo poema Il silenzio di Genova. E poco si sa anche della grande stagione della poesia, che dagli albori della scapigliatura e del futurismo fino a oggi annovera letterati e poeti, ai quali si aggiunge il poeta «popolare» che è stato Fabrizio De Andrè, cantore dei vicoli della città storica.